Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha rilasciato un'intervista a Bloomberg Tv e si è soffermato sul feeling con gli Stati Uniti, dove la formazione rossonera è impegnata in questi giorni: "Siamo diventati più americani, la nostra proprietà è americana. Siamo diventati più americani anche in campo, anche perché credo che tu volessi dire che abbiamo due giocatori americani. Le nostre decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del giocatore, ma quanto lui è bravo. Ovviamente alcuni giocatori sono americani, nel nostro caso ne abbiamo due, fra cui Christian Pulisic, che ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo aiuta, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori".Sul sempre più crescente interesse di imprenditori del medio oriente ai club europei"La nostra politica si divide in diverse parti. Quella commerciale, visto che noi siamo il primo club europeo ad aprire degli uffici a Dubai. La nostra decennale partenership con Emirates. Abbiamo altri partner commerciali nella regione come Kerzer Group, quindi la nostra strategia non comprende solo l'investimento di capitali, ma piuttosto tramite partnership commerciali".Theo Hernandez e Maignan: Il Milan è tornato nella condizione di non dover vendere per essere competitivo?"La nostra ambizione è di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League. Ora noi lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. TI porto un esempio: due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita, e l'anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato, e non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori, perché carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, quindi non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Quindi da tifoso ti posso dire che su Maignan e Theo non devi preoccuparti".

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